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Fintech

L'Interconnessione Crescente tra Mercati Azionari e Criptoattività: Un'Analisi della Consob

Il rapporto Consob "Tendenze e sfide per il settore finanziario italiano" del 2024 offre una panoramica dettagliata delle dinamiche e delle sfide che caratterizzano il sistema finanziario italiano nel contesto internazionale. Il documento, curato da un team di esperti, analizza le principali tendenze economiche e i rischi emergenti, fornendo un quadro completo della situazione attuale e delle prospettive future.

Contesto Economico

Il 2024 ha visto un andamento generalmente positivo per i mercati azionari europei e statunitensi, sebbene con una notevole eterogeneità. Le tensioni geopolitiche e una crescita economica debole, soprattutto nell'area euro, hanno influenzato i mercati in modo significativo. In realtà, il conflitto in Medio Oriente ha avuto un impatto limitato sui mercati finanziari, ma potrebbe influenzare l'inflazione e le catene globali del valore in futuro.

Performance dei Mercati

Tra i principali mercati europei, la Germania ha registrato la crescita più significativa con un aumento del 19% del Dax40, seguita dalla Spagna (+15%) e dall'Italia (+13%). Al contrario, la Francia ha chiuso l'anno con un calo del 2% del Cac40. Negli Stati Uniti, l'S&P500 ha segnato una crescita del 23% nel 2024.

Nuovi scenari per Fintech ed Insurtech

A dicembre 2024, l'Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano ha presentato una relazione legata al Convegno intitolato "Il Fintech & Insurtech cambia pelle: quali scenari per il futuro".  Ve ne vogliamo offrire un breve abstract, andando ad evidenziare dei punti che rappresentano solo una parte, benché significativa, delle tematiche trattate nella relazione, che offre una visione approfondita delle tendenze e delle sfide future per il settore fintech e insurtech.

Evoluzione delle Startup: Il numero di startup nel settore fintech e insurtech è leggermente diminuito in questo ultimo anno, passando da 622 nel 2023 a 596 nel 2024. Il calo potrebbe essere attribuito a una maggiore selezione naturale nel mercato, dove solo le idee più solide e innovative riescono a sopravvivere. Questo fenomeno può anche riflettere una maturazione del settore, con molte startup che si consolidano o vengono acquisite da aziende più grandi.

Innovazione Digitale: L'uso delle tecnologie digitali nelle banche e nelle assicurazioni italiane continua a crescere, con un focus su soluzioni come il Banking-as-a-service e l'Insurance-as-a-service.  Il Banking-as-a-service (BaaS)è una soluzione che permette alle banche di offrire i propri servizi tramite API a terze parti, facilitando l'integrazione di servizi bancari in altre piattaforme digitali. L’Insurance-as-a-service (IaaS), invece, come dice il nome, consente alle compagnie assicurative di fornire i propri servizi tramite API, migliorando l'accessibilità e la personalizzazione delle polizze assicurative.

Investire nel Vino: Un Mercato in Crescita

Negli ultimi anni l’interesse economico sul vino è diventato sempre più popolare tra gli appassionati e gli investitori. Questo mercato offre non solo la possibilità di diversificare il proprio portafoglio, ma anche di godere di un bene tangibile e, in molti casi, di grande valore culturale.

Uno dei principali vantaggi di investire nel vino è la sua capacità di apprezzarsi nel tempo. I vini pregiati, in particolare quelli provenienti da regioni rinomate come Bordeaux e Borgogna in Francia e Toscana e Piemonte (in particolare Langhe) in Italia, possono vedere il loro valore aumentare significativamente con l’invecchiamento. Questo è dovuto alla rarità e alla qualità del prodotto, che diventano sempre più stimati con il passare degli anni.

Inoltre, il mercato del vino è relativamente stabile rispetto ad altri settori. Anche durante periodi di incertezza economica, la domanda di vini pregiati tende a rimanere costante, grazie alla loro reputazione di beni di lusso e alla crescente domanda da parte di collezionisti e appassionati in tutto il mondo.

Direct Lending: Una Rivoluzione nel Finanziamento Aziendale

Con il termine direct lending, si intende una tipologia di finanziamenti alle imprese attraverso prestiti diretti da parte di operatori diversi dalle banche, che consentono loro di ottenere liquidità in tempi molto più rapidi e a costi spesso inferiori e più trasparenti rispetto a quelli degli istituti bancari.  Sono, dunque, prestiti erogati tipicamente da società di gestione del risparmio (SGR) e holding che decidono di investire nel private debt di PMI e grandi imprese o da piattaforme Fintech accessibili solo agli investitori professionali come assicurazioni, fondi pensione e fondi sovrani.

Vantaggi

Il vantaggio del direct lending, nato in seguito al Decreto-legge 18/2016, che ha permesso di concedere prestiti al di fuori del sistema bancario tradizionale, è la capacità di personalizzare il finanziamento in funzione delle necessità, delle potenzialità finanziarie e dei progetti di sviluppo dell’impresa richiedente.

Il reverse factoring e i vantaggi per la gestione dei pagamenti ai fornitori

Il reverse factoring è una soluzione finanziaria che rovescia la logica applicata nel factoring tradizionale, secondo la quale, tipicamente, sono le aziende fornitrici o venditrici che cedono le proprie fatture non ancora riscosse a una società di factoring o una banca (factor)per monetizzarle rapidamente. Nel reverse factoring, invece, è il debitore (solitamente un’azienda di medie o grandi dimensioni) a richiedere all’istituto finanziario un’assistenza completa nella gestione dei propri debiti di fornitura.

Attraverso il reverse factoring, le aziende debitrici possono concordare termini di pagamento più estesi con i propri fornitori, senza compromettere la liquidità. Parallelamente, i fornitori hanno l’opportunità di monetizzare con anticipo i crediti provenienti dalle fatture emesse, tramite l’istituto finanziario convenzionato con la grande impresa debitrice. Così, il fornitore beneficia di un accesso diretto alla liquidità, che diversamente potrebbe subire ritardi a causa dei lunghi cicli di pagamento imposti dalle imprese di maggiori dimensioni.

Indagine Fintech 2023: Risultati e Implicazioni per il Sistema Finanziario Italiano

La Banca d’Italia ha da poco pubblicato i risultati della quarta indagine conoscitiva Fintech, condotta nel corso del 2023. Questa rilevazione, che si svolge con cadenza biennale, ha coinvolto l’intero sistema bancario italiano, nonché 67 intermediari non bancari. Gli intermediari non bancari sono stati selezionati in base ai volumi di operatività e al particolare modello di business adottato. L’indagine offre una panoramica dettagliata dei progressi nel settore Fintech e delle sfide che il sistema finanziario italiano sta affrontando nel contesto dell’evoluzione tecnologica.

Ecco alcuni punti chiave emersi dall’indagine:

Investimenti e Tecnologie: La dinamica degli investimenti nel settore Fintech è stata esaminata, insieme alle tecnologie adottate. L’indagine ha analizzato anche la rete di collaborazioni tra intermediari e imprese fornitrici di servizi informatici e tecnologici nella realizzazione degli investimenti. La spesa per investimenti in tecnologie innovative è stata pari a 600 milioni di euro nel biennio 2021-2022; viene stimata in 901 milioni per il biennio 2023-2024; sono previste ulteriori spese per 380 milioni a partire dal 2025, fino al completamento dei progetti. Complessivamente la spesa connessa ai progetti di investimento rilevati ammonta a 1,88 miliardi di euro.

Effetti sugli Intermediari: La seconda parte dell’indagine ha esaminato gli effetti di questi investimenti sull’organizzazione degli intermediari, sul loro modello di business e sui rischi. È interessante notare come gli intermediari stessi percepiscano questi cambiamenti. I progetti più rilevanti nell’area dell’intermediazione hanno avuto come obiettivo prevalente la digitalizzazione e l’automazione del processo del credito, dalla richiesta del prestito alla sua erogazione sino all’eventuale gestione dei crediti problematici e in sofferenza (digital lending).

Orari

 Lunedì - Venerdì
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