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Indagine Fintech 2023: Risultati e Implicazioni per il Sistema Finanziario Italiano

La Banca d’Italia ha da poco pubblicato i risultati della quarta indagine conoscitiva Fintech, condotta nel corso del 2023. Questa rilevazione, che si svolge con cadenza biennale, ha coinvolto l’intero sistema bancario italiano, nonché 67 intermediari non bancari. Gli intermediari non bancari sono stati selezionati in base ai volumi di operatività e al particolare modello di business adottato. L’indagine offre una panoramica dettagliata dei progressi nel settore Fintech e delle sfide che il sistema finanziario italiano sta affrontando nel contesto dell’evoluzione tecnologica.

Ecco alcuni punti chiave emersi dall’indagine:

Investimenti e Tecnologie: La dinamica degli investimenti nel settore Fintech è stata esaminata, insieme alle tecnologie adottate. L’indagine ha analizzato anche la rete di collaborazioni tra intermediari e imprese fornitrici di servizi informatici e tecnologici nella realizzazione degli investimenti. La spesa per investimenti in tecnologie innovative è stata pari a 600 milioni di euro nel biennio 2021-2022; viene stimata in 901 milioni per il biennio 2023-2024; sono previste ulteriori spese per 380 milioni a partire dal 2025, fino al completamento dei progetti. Complessivamente la spesa connessa ai progetti di investimento rilevati ammonta a 1,88 miliardi di euro.

Effetti sugli Intermediari: La seconda parte dell’indagine ha esaminato gli effetti di questi investimenti sull’organizzazione degli intermediari, sul loro modello di business e sui rischi. È interessante notare come gli intermediari stessi percepiscano questi cambiamenti. I progetti più rilevanti nell’area dell’intermediazione hanno avuto come obiettivo prevalente la digitalizzazione e l’automazione del processo del credito, dalla richiesta del prestito alla sua erogazione sino all’eventuale gestione dei crediti problematici e in sofferenza (digital lending).

 

Progetti Fintech: Le sezioni successive sono dedicate ai progetti fintech rilevanti per l’open banking e per il contrasto del riciclaggio. Questi progetti rappresentano un passo importante verso l’innovazione e la modernizzazione del sistema finanziario italiano. Le nuove iniziative sono riconducibili, oltreché ai servizi di pagamento, all’impiego delle identità digitali, allo sviluppo di portafogli digitali e di soluzioni tecnologiche di supporto del business, tuttavia risultano limitati in termini di risorse e in netta diminuzione rispetto alla precedente rilevazione (da 156 milioni a 46 milioni di euro). Per quanto riguarda, invece, il contrasto al riciclaggio la quota di intermediari che impiega o sviluppa tecnologie per adempiere agli obblighi di antiriciclaggio è elevata e in aumento rispetto alla precedente indagine (dal 62% all’80%). Le soluzioni più ricorrenti riguardano l’adeguata verifica a distanza, per cui si osserva un crescente utilizzo delle identità digitali (Spid e Cie), e una maggiore automazione nella raccolta dei dati della clientela attraverso tecnologie come il riconoscimento ottico dei caratteri (ocr) e le firme digitali. 

Per saperne di più  https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagine-fintech/2023/2023-indagine-fintech.pdf 

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