Negli ultimi mesi, il panorama finanziario italiano ha visto un significativo calo dei tassi di interesse sui prestiti personali e sulla cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Questa tendenza è stata innescata dai ripetuti tagli del costo del denaro da parte della Banca Centrale Europea (BCE), che ha approvato cinque riduzioni consecutive dal giugno 2024.
Il rapporto di Bankitalia
Secondo l'ultimo rapporto della Banca d'Italia, le richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane sono in forte aumento. Questo incremento è dovuto principalmente alla maggiore convenienza delle rate mensili per il rimborso dei finanziamenti, rendendo i prestiti più accessibili per molte famiglie.
Le richieste di credito al consumo sono aumentate per vari motivi, tra cui il bisogno di maggiore liquidità, il consolidamento dei debiti, l'acquisto di auto usate e il pagamento di spese mediche o vacanze. Inoltre, la domanda di prestiti per l'acquisto di abitazioni ha registrato un marcato incremento, mentre l'aumento per il credito al consumo è stato più moderato.
A novembre 2024, i tassi di interesse sui prestiti per l'acquisto di case sono scesi al 3,71%. Anche i tassi sui prestiti alle aziende e sui depositi hanno registrato un calo significativo. Gli istituti di credito stanno ritoccando al ribasso le offerte di prestiti personali e della cessione del quinto, allineandosi alle riduzioni del costo del denaro approvate dalla BCE.
Previsioni
Gli analisti di Bankitalia prevedono che questa tendenza continuerà nei prossimi mesi: se, come ipotizzato, l’Eurotower proseguirà anche nelle prossime riunioni del suo Consiglio direttivo ad approvare delle riduzioni dei tassi, per ridare fiato all’economia nell’area Euro, ora che l’inflazione sembra domata, allora gli interessi sui finanziamenti scenderanno ancora in primavera e in estate, dando ulteriore slancio al credito al consumo in tutta la Penisola, favorendo l'accesso al credito per un numero sempre maggiore di famiglie.
Gli italiani, infatti, stanno approfittando dei tassi più bassi per finanziare investimenti fissi, scorte e capitale circolante. Anche la domanda di mutui ha registrato un marcato incremento, confermando il trend di risalita già intrapreso dall’ultimo trimestre del 2024.