Le sfide del fintech sono molteplici e riguardano sia gli aspetti tecnologici che quelli regolamentari, competitivi e sociali. Alcune delle principali sfide che le aziende fintech stanno affrontando e continueranno a fare nei prossimi anni sono:
- L’adeguamento alle normative vigenti e future, che possono variare da paese a paese e richiedono una costante aggiornamento e conformità. Tra le normative più rilevanti per il settore fintech ci sono la PSD2, che regola l’open banking in Europa, il GDPR, che tutela la privacy dei dati personali, e le diverse leggi nazionali sulle criptovalute e le attività di vigilanza.
- La concorrenza con gli operatori tradizionali, che possono avere una maggiore fiducia da parte dei clienti, una maggiore capillarità sul territorio e una maggiore capacità di offrire servizi integrati e personalizzati. Le fintech devono quindi differenziarsi per innovazione, qualità, convenienza e customer experience.
- La sicurezza informatica, che è fondamentale per garantire la protezione dei dati e delle transazioni dei clienti, ma anche per prevenire attacchi informatici, frodi, riciclaggio di denaro e altre minacce. Le fintech devono investire in soluzioni avanzate di cybersecurity e collaborare con le autorità competenti per contrastare i rischi.
- L’inclusione finanziaria, che è una delle missioni sociali delle fintech, ma anche una sfida da superare. Le fintech hanno il potenziale di raggiungere segmenti di popolazione esclusi o sottoserviti dal sistema finanziario tradizionale, offrendo loro soluzioni accessibili, semplici e convenienti. Tuttavia, le fintech devono anche affrontare le barriere culturali, educative e infrastrutturali che possono ostacolare l’adozione delle loro soluzioni.
L’inclusione finanziaria
Andiamo a vedere più da vicino che cosa si intende con questo termine.
Si tratta della capacità di accedere e utilizzare servizi finanziari adeguati, sicuri e convenienti, come il risparmio, il credito, i pagamenti e le assicurazioni. L’inclusione finanziaria può contribuire a migliorare il benessere delle persone e delle imprese, a ridurre la povertà e le disuguaglianze, e a promuovere la crescita economica sostenibile e inclusiva.
Le soluzioni per l’inclusione finanziaria sono molteplici e dipendono dal contesto e dalle esigenze specifiche di ogni paese o gruppo sociale. Tuttavia, alcune delle soluzioni più comuni e riconosciute sono:
- Il microcredito: si tratta di fornire piccoli prestiti a persone o imprese che non hanno accesso al credito tradizionale, spesso perché non hanno garanzie o un reddito stabile. Il microcredito può aiutare a finanziare attività produttive, a creare occupazione, a sostenere l’educazione e la salute, e a migliorare la qualità della vita.
- L’inclusione finanziaria digitale: si tratta di sfruttare le potenzialità della tecnologia digitale, come internet, i telefoni cellulari, le carte prepagate, le piattaforme online, per offrire servizi finanziari più accessibili, veloci e sicuri. L’inclusione finanziaria digitale può facilitare i pagamenti, i trasferimenti di denaro, il risparmio, il credito e le assicurazioni, riducendo i costi e le barriere geografiche.
- L’educazione finanziaria: si tratta di fornire informazioni, conoscenze e competenze sul funzionamento dei servizi finanziari e sulle opportunità e i rischi che comportano. L’educazione finanziaria può aiutare le persone a gestire meglio le proprie finanze personali, a prendere decisioni consapevoli e responsabili, e a proteggersi da frodi e abusi.
- La tutela dei consumatori: si tratta di garantire che i servizi finanziari siano erogati in modo trasparente, equo e sicuro, rispettando i diritti e gli interessi dei consumatori. La tutela dei consumatori può prevedere norme, regole, codici di condotta, meccanismi di reclamo e risoluzione delle controversie, che assicurino la qualità e l’affidabilità dei servizi finanziari.
Concludendo
La grande diffusione del fintech, accelerata dalla pandemia, ha posto le aziende del settore di fronte ad una serie di sfide, tra cui l’adeguamento alle normative vigenti e future, la sicurezza informatica ed una più squisitamente sociale, quale l’inclusione finanziaria, che consenta di accedere e utilizzare servizi finanziari adeguati, sicuri e convenienti, come il risparmio, il microcredito, i pagamenti e le assicurazioni, raggiungendo segmenti di popolazione esclusi o poco serviti dal sistema finanziario tradizionale, offrendo loro soluzioni accessibili, semplici e più vantaggiose.