Negli ultimi anni l’interesse economico sul vino è diventato sempre più popolare tra gli appassionati e gli investitori. Questo mercato offre non solo la possibilità di diversificare il proprio portafoglio, ma anche di godere di un bene tangibile e, in molti casi, di grande valore culturale.
Uno dei principali vantaggi di investire nel vino è la sua capacità di apprezzarsi nel tempo. I vini pregiati, in particolare quelli provenienti da regioni rinomate come Bordeaux e Borgogna in Francia e Toscana e Piemonte (in particolare Langhe) in Italia, possono vedere il loro valore aumentare significativamente con l’invecchiamento. Questo è dovuto alla rarità e alla qualità del prodotto, che diventano sempre più stimati con il passare degli anni.
Inoltre, il mercato del vino è relativamente stabile rispetto ad altri settori. Anche durante periodi di incertezza economica, la domanda di vini pregiati tende a rimanere costante, grazie alla loro reputazione di beni di lusso e alla crescente domanda da parte di collezionisti e appassionati in tutto il mondo.
Per chi è interessato a entrare in questo mercato, è importante fare una ricerca approfondita e considerare diversi fattori. La scelta del vino giusto, la conservazione adeguata e la comprensione delle dinamiche di mercato sono essenziali per massimizzare i rendimenti. Inoltre, collaborare con esperti del settore può offrire preziosi consigli e aiutare a evitare errori comuni.
Nel 2024, il mercato del vino italiano è previsto in crescita con un aumento delle vendite del +2,6% e un incremento dell’export del +3%1. Le bollicine italiane, in particolare, stanno riscuotendo un grande successo all’estero, con un aumento delle esportazioni del +6,8%. Tuttavia, a scopo investimento, continuano a non avere rivali le bollicine dei cugini francesi, su tutte Krug, Bollinger e Pol Roger.
Da dove iniziare
Per iniziare ad investire sul nettare di Bacco, è fondamentale acquisire una buona conoscenza del settore. Studiare le diverse regioni vinicole, le annate e i produttori di prestigio è il primo ed imprescindibile passo. In seconda battuta, a meno che non si è astemi, è importante partecipare a degustazioni e visite in cantine per affinare il palato e acquistare vini di qualità da conservare nel tempo, preferibilmente con certificazioni di autenticità. Un ulteriore step è utilizzare piattaforme di investimento specializzate e consultare esperti per fare scelte informate. Infine, diversificare il proprio portafoglio per minimizzare i rischi.
Elementi di valutazione per l’investimento
Valutare la qualità di un vino da investimento richiede attenzione a diversi fattori chiave:
Provenienza: Le regioni vinicole rinomate, come Bordeaux, Borgogna, Toscana e Piemonte, ma anche Champagne e Franciacorta per le bollicine, tendono a produrre vini di alta qualità che mantengono o aumentano il loro valore nel tempo.
Annata: Alcune annate sono considerate migliori di altre a causa delle condizioni climatiche favorevoli. Informarsi e rimanere aggiornati sulle annate storiche e quelle recenti di successo.
Produttore: I produttori di prestigio hanno una reputazione consolidata per la qualità. Vini di cantine rinomate sono spesso più sicuri come investimento.
Critiche e Punteggi: Le recensioni di esperti e i punteggi assegnati da critici influenti, come Robert Parker o Wine Spectator, possono fornire indicazioni sulla qualità e il potenziale di investimento di un vino. Vini che raggiungono punteggi tra 90 e 100 sono considerati ideali per gli investimenti, con quelli al top che possono vedere un aumento significativo del loro valore.
Condizioni di Conservazione: La conservazione corretta è essenziale per mantenere il valore del vino. L’ideale sarebbe conservare il vino in magazzini specializzati e comunque lontano da luce, calore e vibrazioni.
Rarità e Domanda: Vini prodotti in quantità limitate e con una forte domanda tendono ad apprezzarsi di più nel tempo.
Certificazioni e Autenticità: Verificare che il vino abbia certificazioni di autenticità e, se possibile, una tracciabilità della sua storia.
Wine Investment Funds: Questi fondi raccolgono capitali da vari investitori per acquistare vini pregiati. Esempi includono il Wine Investment Fund e il Cult Wines.
Le migliori piattaforme dedicate
Vindome: introdotta in Italia nel 2020, è una app rivoluzionaria che fornisce un accesso diretto al mercato dei vini di pregio.
Vinovest: Una piattaforma online che permette di investire in vini pregiati con un approccio simile a quello dei fondi di investimento.
eWibe: questa piattaforma offre un’esperienza completa, dalla gestione degli acquisti alla formazione, sostenuta dalla tecnologia blockchain.
Wine Owners: offre servizi di gestione del portafoglio e consulenza per investimenti in vini pregiati.
Liquinvex: una startup dedicata al collezionismo dei vini pregiati e all’investimento nei vini, priva di commissioni o soglie minime nel portafoglio.
InCellar: offre consulenze specifiche e gestisce l’intero processo di investimento nel vino.
Conclusioni
Negli ultimi anni il vino è stato scoperto come una nuova fonte di investimento, interessante da un punto di vista culturale, dal valore tangibile e soprattutto non soggetto a grandi fluttuazioni, anzi con il passare degli anni la sua qualità e il suo prestigio aumentano. Investire sul vino è un po' come investire su un'opera d'arte e come tale bisogna appassionarsi al settore o sapersi affidare a professionisti che conoscano bene il mercato. Per questo vengono in aiuto diverse piattaforme in grado di rispondere alle esigenze dei neofiti o anche degli appassionati più esperti.