Le nuove competenze necessarie per affrontare le sfide tecnologiche nel settore insurtech sono molteplici e riguardano sia le aree tecniche che quelle manageriali. Se su quelle tecniche ci siamo soffermati più volte parlando di machine learning, cloud computing, cyber security, blockchain e Internet of Thing, non abbiamo mai parlato delle nuove competenze manageriali necessarie in questo settore. Queste sono legate alla capacità di adattarsi al cambiamento, di innovare i prodotti e i servizi, di gestire i rischi e il capitale, di sfruttare le potenzialità delle tecnologie digitali e di promuovere la sostenibilità. Alcuni esempi di competenze richieste sono:
- Competenze digitali: si tratta di conoscere e padroneggiare le tecnologie più avanzate, di cui abbiamo detto. Queste competenze sono fondamentali per migliorare l’efficienza, la personalizzazione, la sicurezza e la competitività del settore assicurativo. Tra le professioni più ricercate nel settore nei prossimi anni vi saranno in quest’ambito: il prompt engineering, il data analyst, il data specialist e il cloud engineer.
- Competenze trasversali: si tratta di abilità che riguardano la comunicazione, la collaborazione, la creatività, il problem solving, il pensiero critico, l’apprendimento continuo, ecc. Queste competenze sono importanti per lavorare in team multidisciplinari, per interagire con i clienti e i partner, per generare nuove idee e soluzioni, per affrontare le sfide e le opportunità del mercato.
- Competenze sostenibili: si tratta di avere una visione etica e responsabile del proprio ruolo, di contribuire al benessere sociale e ambientale, di aderire ai principi ESG (Environmental, Social and Governance), di integrare la sostenibilità nella strategia e nella governance aziendale. Queste competenze sono essenziali per creare valore a lungo termine, per rispondere alle aspettative dei clienti e degli stakeholder, per gestire i rischi emergenti e per cogliere le opportunità di crescita
Vi sono poi le competenze legate alle ultime tendenze emerse, che continueranno a mutare nel tempo, con il progredire delle tecnologie, tra esse possiamo sicuramente citare:
- L’intelligenza artificiale evolutiva, che permetterà di creare algoritmi e modelli che si adattano e migliorano autonomamente in base ai feedback e ai dati. Nelle assicurazioni, l’IAE può essere utilizzata ad esempio per ottimizzare i processi di pricing, underwriting e claims management, adattando le tariffe, le coperture e i risarcimenti ai profili di rischio specifici dei clienti e alle condizioni di mercato;
- Il quantum computing, che consentirà di eseguire calcoli complessi e operazioni criptografiche in modo più veloce e sicuro e contribuirà a migliorare la modellazione dei rischi e la valutazione delle polizze, ma anche a ottimizzare i processi di gestione dei sinistri e di prevenzione delle frodi.
- La biometria, che offrirà una soluzione per l’identificazione e l’autenticazione dei clienti e dei partner, basata su caratteristiche fisiche o comportamentali. La biometria, inoltre, potrà essere utilizzata per monitorare lo stato di salute dei clienti, consentendo alle compagnie di assicurazione di offrire polizze personalizzate e tariffe più basse per i clienti in buona salute, sempre a patto che i dati dei clienti siano protetti ed utilizzati solo per scopi legittimi.
- La realtà aumentata e la realtà virtuale, che creeranno nuove esperienze e interazioni tra i clienti e le piattaforme assicurative, aumentando l’engagement e la fidelizzazione. Secondo un rapporto di GlobalData, il mercato dell’AR (realtà aumentata) nel settore assicurativo dovrebbe raggiungere i 152 miliardi di dollari entro il 2030. Le compagnie di assicurazione possono utilizzare l’AR per migliorare l’esperienza del cliente e semplificare il processo di richiesta di polizze. Ad esempio, l’AR può essere utilizzata per valutare i danni a un veicolo in seguito a un incidente, semplificando il processo di liquidazione dei sinistri. Inoltre, può essere utilizzata per simulare situazioni di emergenza, ad esempio, per addestrare i dipendenti delle compagnie di assicurazione a gestire situazioni di emergenza in modo efficace.
La realtà virtuale, d’altra parte, può essere utilizzata per creare esperienze immersive per i clienti. Ad esempio, le compagnie di assicurazione possono utilizzarla per mostrare ai clienti come funzionano le polizze e come vengono elaborate le richieste di risarcimento. Inoltre, la VR può essere utilizzata per addestrare i dipendenti delle compagnie di assicurazione a gestire situazioni di emergenza in modo efficace.
Secondo le previsioni dell’Italian Insurtech Association (IIA) nel triennio 2023/2025 è previsto l’inserimento di 25mila nuovi profili con competenze tecnologiche avanzate, infatti secondo il Report Competenze IIA, aggiornato al 30 settembre 2023, il 70% degli intervistati tra gli addetti ai lavori– agenti, broker e impiegati nelle compagnie – ritiene che ci sia un gap fra le proprie competenze e quelle richieste. Quindi o si provvederà quanto prima a formare dipendenti e manager o sarà inevitabile che determinate competenze vengano ricercate all’esterno.