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Clima Bollente: Nuove Frontiere del Rischio Assicurativo

Secondo recenti ricerche scientifiche, ogni anno fino a mezzo milione di persone nel mondo soccombono agli effetti del caldo estremo, superando l’impatto combinato di alluvioni, terremoti e uragani.

Il rapporto SONAR 2025 di Swiss Re, pubblicato il 12 giugno di quest’anno, mette in luce una serie di rischi emergenti e strutturali che stanno trasformando profondamente il panorama assicurativo globale. Questi rischi non solo aumentano la frequenza e la gravità dei sinistri, ma impongono anche una revisione dei modelli di business, dei prodotti e delle strategie di gestione del rischio.

Ma di quali rischi parliamo?

Tra i rischi emergenti più rilevanti, come detto, c’è il caldo estremo che si distingue per la sua crescente letalità, superando quella di alluvioni, terremoti e uragani. È evidente che questi eventi, che si stanno verificando con maggiore intensità, frequenza e durata possono avere un impatto significativo sulla salute umana. Dati recenti mostrano che circa 480.000 decessi all’anno possono essere attribuiti al caldo estremo. Lo stress da calore può portare a spossatezza, colpo di calore e insufficienza d’organo, aggravando al contempo le malattie cardiovascolari e respiratorie. Le persone in età avanzata e le donne in gravidanza sono particolarmente vulnerabili.

Le ondate di calore che coincidono con forti venti possono anche aumentare la probabilità di incendi boschivi. Secondo lo Swiss Re Institute, le perdite assicurate globali dovute a incendi boschivi hanno raggiunto i 78,5 miliardi di dollari nel periodo 2015-2024.

Parallelamente, la diffusione di malattie fungine, favorita dal cambiamento climatico, minaccia sia la salute umana che la sicurezza alimentare, con conseguenze sulle polizze vita, salute e agricole, che richiedono aggiornamento dei modelli attuariali, nuove clausole di esclusione o coperture specifiche.

Un altro rischio in forte crescita è rappresentato dall’uso malevolo dell’intelligenza artificiale e dei deepfake, che aumenta la probabilità di frodi assicurative e contenziosi. Le compagnie devono quindi rafforzare i sistemi antifrode e aggiornare le coperture cyber. Anche la digitalizzazione della sanità introduce nuove vulnerabilità, come errori algoritmici e violazioni di dati sensibili, che impattano le polizze sanitarie e di responsabilità civile medica.

L’invecchiamento della popolazione e l’eccesso di mortalità pongono sfide significative alle assicurazioni vita, LTC (long-term care) e pensionistiche, richiedendo prodotti più flessibili e sostenibili. Inoltre, la perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi aumentano i rischi ambientali, con impatti sulle polizze agricole, property e RC ambientale.

Dal punto di vista strutturale, il settore affronta una crescente perdita di fiducia da parte dei consumatori, alimentata da una percezione di scarsa trasparenza e complessità dei prodotti. L’inflazione sociale, ovvero l’aumento dei costi legati a contenziosi e risarcimenti, erode la redditività, soprattutto nel ramo danni. A ciò si aggiunge una crescente domanda di coperture di responsabilità civile, in risposta a nuovi rischi legati a tecnologia, ambiente e salute pubblica.

Infine, la carenza di competenze nel settore assicurativo limita la capacità di innovare e rispondere efficacemente a questi cambiamenti. La digitalizzazione, sebbene offra opportunità di efficienza e personalizzazione, richiede investimenti significativi in sicurezza, formazione e infrastrutture.

In sintesi, il rapporto SONAR 2025 evidenzia come il settore assicurativo debba evolversi rapidamente per affrontare un contesto di rischio sempre più complesso, dinamico e interconnesso. Le compagnie sono chiamate a ripensare prodotti, processi e strategie, con un approccio proattivo e resiliente.

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